TEMPO LIBERO
La rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!
- Micol Canton
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La Settimana Enigmistica è una pubblicazione settimanale che esce in edicola ogni giovedì e che per moltissimi italiani non ha bisogno di presentazioni.
E' infatti considerata la più famosa rivista di enigmistica italiana: dal 1932 il passatempo più sano ed economico.
Una lunga storia accompagnata in fondo da ben pochi cambiamenti.
Se riprendiamo in mano ad esempio un numero del 1973, come mi è capitato di fare, è la data in copertina che mi dice quanto tempo è passato ma i giochi sono quasi gli stessi e con lo stesso ordine, le rubriche “Leggendo qua e là...” o “L'edipeo enciclopedico” o “L'antologia del buonumore” sono sempre alla stessa pagina con lo stesso aspetto grafico.
Una veste ormai classica a cui ci si affeziona, accompagnata da una grande varietà di giochi, notizie, barzellette, dall'assenza di pubblicità e naturalmente dalla qualità dei giochi di enigmistica che hanno reso la Settimana una garanzia di piacevole passatempo per mettere alla prova la propria mente e perché no per imparare qualcosa.
Come possiamo leggere nell'ultima pagina, La Settimana Enigmistica è stata fondata e diretta per 41 anni dal Cavaliere del Lavoro Gr. Uff. Dott. Ing. Giorgio Sisini ed oggi è diretta da Francesco Baggi Sisini nipote del fondatore; il condirettore è Alessandro Bartezzaghi figlio di Piero Bartezzaghi il più famoso cruciverbista della rivista.
"Il cruciverba", come racconta Stefano Bartezzaghi nel suo libro L'orizzonte verticale "nacque a New York negli anni dieci, contemporaneamente a tutto ciò che ha costituito l'orizzonte del moderno, dalla catena di montaggio al cubismo, dal giornalismo dei reportage alla musica jazz.”
In Italia il primo cruciverba venne pubblicato nel 1925 sulla Domenica del Corriere con il titolo “L'indovinello delle parole incrociate”.
La Settimana Enigmistica uscì per la prima volta nelle edicole il 23 gennaio 1932 e in quell'Italia dove il tasso di analfabeti era ancora alto fu uno strumento di alfabetizzazione e di culturalizzazione del bel paese.
Ma andiamo a vedere da vicino un numero.
In copertina troviamo un cruciverba con la foto di un personaggio del mondo dello spettacolo o dello sport alternando maschi (numeri pari) e femmine (numeri dispari). La foto è collocata in una angolo dello schema di parole crociate e ruota in senso orario ritornando alla posizione originale dopo 4 settimane.
Nei primi numeri il volto del personaggio veniva rappresentato attraverso i quadretti neri del cruciverba, una sottigliezza grafica ripresa, come citato sotto lo schema, dal giornale di enigmistica austriaco Das Rätsel, a cui si era ispirato Giorgio Sisini.
La testata può essere blu, verde o rossa e i colori si alternano in quest'ordine. Dal 1932 la numerazione della Settimana Enigmistica è progressiva, cioè non ricomincia ogni anno, ma si accumula settimana dopo settimana, come quelli dei giochi, dei rebus e delle parole crociate: tutto quello che c’è all’interno del giornale – tranne le barzellette – è numerato in un inventario infinito.
Il numero che compare in copertina indica il numero complessivo dei giochi pubblicati.
Questa numerazione fino al 1955 proseguiva anche nelle pagine interne invece successivamente i giochi furono contrassegnati da un numero così formato: i primi due numeri sono gli ultimi due numeri del numero della rivista, le altre cifre sono il numero d'ordine che il gioco ha nella rivista.
All'interno troviamo le “Cornici concentriche”, “Una gita a...?”, l'”Appendice della sfinge” e tanti altri giochi di enigmistica: circa 150 in ogni numero.
E poi “Strano ma vero”, “Forse non tutti sanno che...” e anche “Schegge di follia” e “Risate a denti stretti” e non dimentichiamo la sfida del concorso settimanale a premi.
A pagina 46 troviamo le risposte ad alcuni giochi del numero e tutte le soluzioni mancanti del numero precedente.
La Settimana Enigmistica oggi è anche on-line con il suo sito e una interessante app che ha la stessa veste grafica della rivista e permette di scegliere il colore della penna oltre a matita e gomma.
Paolo Conte cantava “... nel tempo fatto di attimi e Settimane Enigmistiche”
e voi, avete mai preso la Settimana Enigmistica? Qual è il vostro passatempo preferito?
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