Contro lo spreco alimentare
- da Micol Canton
-
Visite: 5440
Lo spreco alimentare è diventato un problema sociale anche nel nostro Paese ormai da parecchi anni. Le maggiori capacità economiche hanno portato benessere ma anche una forma di spreco prima sconosciuta. Si spreca in tutti i campi anche in quello alimentare.
Domenica 5 febbraio 2017 è stata la 4a giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare in Italia. Ogni anno 1/3 del cibo prodotto nel mondo viene gettato senza nemmeno arrivare a tavola mentre ci sono persone che patiscono la fame.
Lo spreco di cibo è inoltre negativo in termini di sostenibilità a di impatto ambientale sul Pianeta.
Ecco perché l'Italia con la legge del 2016 incentiva le aziende e i produttori che donano cibo ai più bisognosi.
“Questa legge - ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole e forestali Maurizio Martina - è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. L'abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro "Piano SprecoZero" proprio durante l'Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. Un provvedimento che conferma l'Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese. Con questa norma ci avviciniamo sempre di più all'obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi."
Ma lo spreco domestico resta un problema anche nei paesi più virtuosi a livello di politiche di produzione e commercializzazione anti “food waste” (spreco alimentare) come la Francia e l'Australia.
L'ENEA, l'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, ha redatto un decalogo contro lo spreco alimentare per sfruttare al meglio le risorse preziose nascoste nella spazzatura.
Bisogna per prima cosa fare attenzione a cosa si compra: redigere la lista della spesa pensando a quello che si consuma effettivamente, controllare le date di scadenza dei prodotti quando si acquistano, scegliere prodotti con un imballo il più possibile riciclabile, preferire prodotti di agricoltura biologica che limitano le emissioni di CO2 e non inquinano le falde acquifere.
Anche nella preparazione del cibo stiamo attenti: condite le verdure al momento di servirle così si mantengono più a lungo per i pasti successivi, utilizzate gli scarti di cucina per creare nuovi fantasiosi piatti o riscoprite vecchie ricette di utilizzo degli avanzi, in occasione di grandi feste se sapete di non mangiare tutto quello che è avanzato invitate i partecipanti a portare a casa parte del cibo non consumato. Inoltre riflettete su ciò che scartate durante la preparazione dei piatti: nella sezione IN CUCINA trovate qualche piccolo consiglio sugli Scarti da non scartare.
E se andiamo a mangiare al ristorante e avanziamo non ci vergogniamo di chiedere di poter portare a casa quello che non abbiamo consumato. E' la famosa “Doggy bag” (borsa di avanzi per il cane) anche se gli avanzi non sono per i cani: in Francia la legge obbliga i ristoranti con più di 180 coperti a darla ai clienti che la richiedono.
Al termine delle sessione inaugurale di sfida ai fornelli della sesta edizione del programma TV MasterChef i concorrenti hanno trovato sotto alla loro postazione una doggy bag per poter portare a casa il cibo avanzato.
Infine pensate alla possibilità di produrre compost “casalingo” per nutrire piante e fiori. Gli avanzi di cibo insieme agli scarti del giardino e altri materiali biodegradabili possono infatti essere riciclati ad esempio attraverso l'uso di un compostiera cioè un “bidone” che trasforma gli scarti in fertilizzante riproducendo in forma controllata ed accelerata i processi naturali che trasformano la sostanza organica in humus.
Come cercate di ridurre gli sprechi alimentari a casa vostra? Avete partecipato a qualche evento in merito a questo argomento?
Commenti
- Nessun commento trovato
Lascia i tuoi commenti
Posta commento come visitatore