COME ERAVAMO
Il nonno di Amazon: Postal Market
- Lorena De Tommaso
-
Visite: 6339
A chi non viene da sorridere un po’ pensando al famoso catalogo Postal Market ed al ricchissimo assortimento proposto dalla vendita per corrispondenza della famosa azienda milanese?
L’avvento delle televendite e dell’e-commerce (comprare attraverso internet) ha completamente scalzato ciò che era la vendita per corrispondenza su catalogo ma all’epoca e almeno fino agli anni novanta, Postal Market era leader indiscusso delle vendite a distanza e segnò un pezzo di storia dei costumi italiani.
Nacque nel 1959 da un’idea di Anna Bonomi Bolchini (imprenditrice italiana nata nel 1910, una delle prime protagoniste femminili della finanza italiana, colei che contribuì alla costruzione del Pirellone ed alla ricostruzione della Scala nel secondo dopoguerra) che importò in Italia l’idea statunitense della vendita a catalogo. L’Italia era nel pieno del boom economico, da due anni andavano in onda le pubblicità del Carosello
Postal Market crebbe moltissimo negli anni 60 e 70 perché dava la possibilità agli italiani, soprattutto a quelli che abitavano nei piccoli paesi di provincia, di acquistare i prodotti reclamizzati da Carosello, altrimenti difficilmente reperibili.
Nel catalogo si trovava di tutto, all’abbigliamento, agli articoli per la cura della persona e della casa, agli elettrodomestici, al bricolage.
Anna Bonomi aveva compreso l’importanza delle collaborazioni importanti, per questo le collezioni erano firmate da marchi del calibro di Krizia e Laura Biagiotti e fra le testimonial reclutò nomi di livello come Cindy Crawford, Ornella Muti, Romina Power, Sydne Rome, solo per citarne alcuni.
Per mezzo secolo tantissimi italiani si sono visti recapitare a casa i cataloghi Postal Market che nei primi anni 90 arrivò ad avere 1.400 dipendenti e ad effettuare 45.000 spedizioni al giorno.
Per gli italiani sfogliare il catalogo era un momento di svago ed ogni membro della famiglia aveva la sua sezione preferita, le donne di casa si facevano un’idea della moda del momento, buttando l’occhio anche all’arredo casa e ai nuovi utensili per la cucina, le ragazze siglavano con una "X" i capi di tendenza che avrebbero assolutamente voluto avere nel proprio armadio e i ragazzi adolescenti si perdevano fra le pagine della lingerie.
In fondo Postal Market era lo specchio dei tempi che viveva, fra le sue pagine c’erano i gusti degli italiani, il senso di appagamento del poter comprare qualcosa a buon prezzo comodamente seduti sulla poltrona di casa, l’attesa del postino, il gusto di aprire un pacco contenente cose belle e desiderate.
Purtroppo gli anni novanta segnarono inevitabilmente l’inizio del declino. Lo sviluppo capillare di internet e dell'e-commerce resero superato l’acquisto su catalogo cartaceo. Il che è comprensibile, ora come ora per acquistare un prodotto basta cercarlo in Google, si ha la possibilità di confrontare diverse offerte, approfondirne le caratteristiche, consultare le opinioni di chi lo ha già acquistato (cosa non da poco!) ed aver modo così di scegliere il prodotto più adatto, al prezzo più conveniente con modalità di consegna e pagamento a noi più congeniali.
Ad ogni modo Postal Market ha fatto storia, ve lo ricordate lo spot pubblicitario? Un jingle che era tutto un programma:
"Con Postal Market sai, uso la testa, ed ogni pacco che mi arriva è una festa" eccovi il link per andare a rivedervelo su Youtube: 1982 Canale 5 spot Postalmarket.
Commenti
- Nessun commento trovato
Lascia i tuoi commenti
Posta commento come visitatore