I codici QR
- da Lorena De Tommaso
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Vi sarà capitato di vedere magari su un cartellone pubblicitario, oppure sulla pagina di una rivista o sull’etichetta di un prodotto, dei simboli quadrati contenenti strane geometrie.
Sono i cosiddetti “codici QR” dove QR sta per "quick response" (risposta rapida), e sono una evoluzione dei normali codici a barre.
Sebbene il loro uso si sia diffuso maggiormente nell’ultimo periodo, la storia dei codici QR inizia nel lontano 1994. Vennero inventati dalla compagnia giapponese Denso Wave e servivano per tracciare pezzi di automobile all’interno del circuito di fabbricazione di Toyota, quando nel 1999 Denso inizio a distribuirli con licenza libera, ne favorì una rapida diffusione in Giappone e nel resto del mondo.
Rispetto ai tradizionali codici a barre, i codici QR possono contenere molte più informazioni. Per questo, oltre ad essere pratici, possono essere molto utili.
Per decodificare un codice QR è sufficiente inquadrarlo con il proprio smartphone, aprendo prima l’applicazione necessaria.
In un attimo si avrà a disposizione tutte le informazioni contenute nel codice, siano esse un indirizzo internet, un contatto telefonico, un messaggio o quant’altro.
Un sistema pratico per sollevare le persone dal noioso compito di inserire dati utilizzando le piccole tastiere del telefono.
Esercitatevi con questo codice, cosa cela?
Ho notato un utilizzo decisamente pratico dei codici QR entrando in un negozio di una nota catena di articoli sportivi.
Sugli scaffali i cartellini prezzi erano tutti corredati di codici QR, inquadrandoli ho avuto accesso a tutta una serie di informazioni sull’articolo stesso, in alcuni casi vi era persino un video in cui veniva mostrato l’utilizzo pratico dell’articolo.
Tecnologia amica!
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