27 gennaio 2019 - Giornata della memoria

da Micol Canton
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Il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz per liberare i prigionieri. L’orrore che i lager avevano nascosto iniziò ad essere rivelato agli occhi del mondo intero con l’apertura dei cancelli di Auschwitz.

Nel 2005, con la Risoluzione 60/7, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto questa data per celebrare il “Giorno della memoria” in ricordo di tutte le vittime della tragedia dell’Olocausto. L’Onu ha voluto condannare tutte le manifestazioni di intolleranza, incitamento, molestia o violenza contro le altre persone o comunità esortando gli Stati membri a sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che il genocidio si ripeta.

L’Italia ha anticipato di qualche anno questa iniziativa delle Nazioni Unite negli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000:
Art. 1

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2


In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.

“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.
Primo Levi


Le iniziative promosse nel nostro Paese per celebrare il “Giorno della memoria” sono veramente moltissime: progetti con gli studenti per fare memoria insegnando la storia e l’importanza di non dimenticare, conferenze, mostre, spettacoli teatrali e molto altro.

In internet possiamo sicuramente trovare qualche evento vicino a noi se vogliamo condividere un momento di riflessione o di approfondimento sul nostro terribile passato. Un modo per rendere onore a tutti coloro che hanno perso la vita nell’inferno di morte e torture della seconda guerra mondiale e a tutti coloro che, in quei momenti terribili, con coraggio hanno saputo donare amore a rischio della propria incolumità.

Nel 1960 Dmitrij Šostakovič, tra i più importanti compositori della musica del Novecento, creò il suo ottavo quartetto per archi e dedicò l’opera alle vittime della guerra.

“Provo eterno dolore per coloro che furono uccisi da Hitler,
ma non sono meno turbato nei confronti di chi morì su comando di Stalin.
Soffro per tutti coloro che furono torturati, fucilati, o lasciati morire di fame.
Molte delle mie Sinfonie sono pietre tombali.
Troppi della nostra gente sono morti e sono stati sepolti in posti ignoti a chiunque, persino ai loro parenti.
Dove mettere le lapidi? Solo la musica può farlo per loro.
Vorrei scrivere una composizione per ciascuno dei caduti, ma non sono in grado di farlo,
e questo è il solo motivo per cui io dedico la mia musica a tutti loro.”


Il brano si può ascoltare su YouTube.

immagine per i video giorno memoria

Anche radio e televisione partecipano alla commemorazione con numerose proposte. Visto che il tema per gli eventi legati al giorno della memoria patrocinati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per quest’anno è "le donne nella Shoah" mi sembra molto interessante il concerto con le musiche composte da donne deportate nei campi di prigionia nazisti, russi e giapponesi che verrà trasmesso oggi, domenica 27 gennaio su Rai 5 alle 21.15.

Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese ideatrici dell’evento hanno dichiarato:

«È una pagina commovente e inedita della storia della musica che testimonia la straordinaria vena artistica femminile in un ambito, quello della composizione musicale, in cui le donne sono praticamente assenti. In un mondo in cui stanno rinascendo razzismi, maschilismi e paura del diverso è importante dare voce ai valori di umanità, accoglienza, amore ed empatia che contraddistinguono l’universo femminile, mettendo al centro la sofferenza di donne di diverse religioni e di diverse provenienze geografiche e sociali».

Francesco Guccini nella sua canzone Auschwitz ci domanda:

“Io chiedo come può l’uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.”

Ricordare la terribile storia delle donne e degli uomini che hanno vissuto la guerra ci costringe a non smettere mai di porci questa domanda e ci fa sentire tutti chiamati in causa e responsabili gli uni verso gli altri. Questo per me è il senso e la bellezza della giornata della memoria.

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