Ti ho amata per la tua voce

Lorena De Tommaso
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Lo scrittore libanese Sélim Nassib ci racconta la storia della più nota cantante araba del secolo scorso, l'artista egiziana Umm Kulthum, che dominò la scena musicale dagli anni Trenta sino alla morte, avvenuta nel 1975.

Lo fa attraverso le parole di uno dei poeti che contribuì, con i suoi testi, ad accrescere la fama della Stella d’Oriente: Ahmad Rami.

Nel romanzo di Sélim Nassib ritroviamo i passaggi più salienti di questa straordinaria esistenza, dai primi anni della formazione al funerale memorabile, in cui la bara fu sollevata e fatta passare di mano in mano sulla folla. Il tutto narrato dalle parole del poeta Rami che l’autore ci descrive come irrimediabilmente divorato dall’amore-ossessione per quella donna da cui non riuscirà mai ad allontanarsi definitivamente.
I destini dei due protagonisti procedono paralleli, scortandosi in una sorta di unione professionale e da una corrispondenza amorosa impossibile da realizzare. L’ascesa di Umm tra le stelle del firmamento della canzone araba la obbligherà ad operare delle scelte di vita inconciliabili con il sodalizio esclusivo venutosi a creare con Ahmad Rami.

Il libro è una testimonianza, seppur romanzata, di un’esistenza grandiosa, quella di una donna che ha segnato la storia di un popolo, lasciando dietro di sé un ricordo personale ed un patrimonio artistico-musicale inestimabili. La narrazione in prima persona, come una sorta di diario postumo dei giorni che furono, rende perfettamente il significato dell’affinità e del sentimento che legò il poeta alla cantante, qui ritratta nella sua grandezza, ma anche nella sua umana fragilità.

Sélim Nassib (Beirut, 1946) vive a Parigi. Ha lavorato come corrispondente dal Medio Oriente per il quotidiano francese “Liberation”. Egli stesso dichiara che la sua narrativa “nasce dal bisogno di raccontare una esperienza del mondo arabo quale dimensione di vita puramente sensuale”, che non può essere compresa analiticamente; ci racconta ciò che "vive" e "sente", senza tentare di liberare da contraddizioni e desideri l’io narrante. Questo suo romanzo è stato edito per la prima volta nel 1994.

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