La mano dell’uomo di Sebastião Salgado: la potenza delle immagini

Micol Canton
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Non tutti i racconti hanno bisogno di parole o almeno non solo di parole.“Workers - La mano dell’uomo” è un progetto fotografico di Sebastião Ribeiro Salgado e della moglie Lélia Wanick Salgado che racconta con immagini rigorosamente in bianco e nero il lavoro manuale nel mondo, dalla pesca del tonno in Sicilia alla produzione di automobili in Ucraina, dalla demolizione navale in Bangladesh ai pozzi di petrolio in Kuwait.

Sebastião Ribeiro Salgado è un fotografo documentarista di fama internazionale, vincitore di numerosi premi e protagonista del film del 2014 “Il sale della terra” diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Nel 1998 ha fondato in Brasile, insieme alla moglie, l’Instituto Terra con lo scopo di ridare alla foresta pluviale subtropicale lo splendore originario della sua biodiversità.

“Questo libro è un omaggio
ai lavoratori, un addio al mondo
del lavoro manuale
che va lentamente scomparendo
e un tributo agli uomini
e alle donne che ancora oggi
lavorano come hanno fatto per secoli.”


Le fotografie del libro raccontano mondi spesso lontani e poco conosciuti. L’intensità dei volti, dei corpi e dei luoghi mostrati sono una testimonianza di tante realtà difficili rappresentate con un rispetto tale da riuscire a farcene vedere la bellezza e la preziosità. Le lunghe didascalie scritte da Salgado accompagnano nella visione delle fotografie: ci raccontano le diversità nella produzione della canna da zucchero tra Brasile e Cuba, cosa è la raccolta del tè in Rwanda, la storia della coltivazione del geranio e del vetiver nell’isola della Réunion, come si è cercato di risolvere il problema dei “pozzi impazziti” dopo la guerra del Golfo.

“La mano dell’uomo” è una testimonianza storica del lavoro pesante e della condizione umana degli uomini che lo svolgono. L’uomo è il fulcro di questo libro. Uomini e donne che sembrano parlarci attraverso le fotografie: lo sguardo profondo degli operai che caricano sui camion il carbone in India, le bocche coperte dei portatori di zolfo in Indonesia, i corpi che risalgono le scale di quello che sembra un girone infernale dantesco nelle miniere di oro in Brasile.

“Leggere” questo volume con le sue 350 fotografie è un’esperienza intensa e profonda, a tratti difficile ma conforta e incoraggia sentire che il messaggio dell’autore è un messaggio di resistenza e di speranza.

“Il destino degli uomini e delle donne è di creare un mondo nuovo, di far risorgere la vita,
di ricordare che per ogni cosa esiste un limite, una frontiera,
ad eccezione dei sogni che permettono di adattarsi, di resistere e di credere.
Nella Storia non esistono sogni solitari.”

Sebastião Salgado

 

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